Niente di ciò che ci aspettavamo è accaduto.
Strano trovarsi qui, su questa terra così arida e dura, a lavorare sulle nostre radici. Siamo qui a cercare dentro di noi cosa è che ci sostiene veramente; cercare quello che sentiamo particolarmente forte e al tempo stesso scoprire cosa è che ci manca. In che cosa siamo più vulnerabili? Quanta paura abbiamo di mostrarci così come siamo? Quanta paura di spostare il piede un po’ più in là, col timore di non essere abbastanza forti, paura di non piacere, di non trovare appunto terra che ci sostiene, sicurezza di un appoggio stabile… E con la paura restiamo bloccati, lì! Restando così a lungo fermi sulle nostre posizioni poi, finiamo per non riuscire più a muovere un passo, credendo di non poterlo più fare.
Potente è stato il compito assegnato da Luca ad ognuno di noi nel corso del seminario: “IO SONO… Trovate 4 definizioni di ciò che siete!”. Toccavamo quella terra pronta a sostenerci con i nostri piedi, le nostre mani la carezzavano, la esploravano, le nostre voci a volte titubanti, a volte forti, sicure, ci rendevano consapevoli di ciò che in realtà era il nostro vero sentire… Il nostro sentirci. Siamo stanchi e felici al tempo stesso. Siamo felici di questa opportunità siamo aperti a ciò che questa esperienza ogni giorno ci riserva e ci offre.
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