Ogni volta che conosci qualcuno, la prima occasione di contatto si riferisce sempre ad un bisogno materiale tuo o dell’altro. Potrebbe accaderti di chiedere “Che ore sono?” alla ragazza che diventerà tua moglie. Magari chiedi un’informazione perché non sai dov’è il ristorante che stai cercando e ti ritrovi a cena con chi te lo ha indicato. Questo purtroppo accade sempre più di rado. In generale abbiamo timore di relazionarci di persona. Abbiamo paura di mettere a nudo la nostra vulnerabilità. Abbiamo paura di chiedere e quindi dimostrarci dei bisognosi. In genere noi tutti siamo più pronti a dare che a ricevere. Donare vuol dire equilibrio fra dare e ricevere, avere fiducia in se stessi e nell’altro. Donare vuol dire essere pronti prima a ricevere e poi a dare. Il dono è relazione economica che non si limita a soddisfare il bisogno materiale di chi riceve, al contrario, è una relazione che con il pretesto di soddisfare una necessità materiale crea gratificazione umana, emotiva e spirituale.
“Che cosa so fare?”
“Che cosa voglio donare a chi si rivolge a me?”
“Che cosa è che mi dà gioia condividere?”
Quanti di noi desiderano dare per sentirsi importanti per qualcuno. Io credo che la cosa che veramente dà importanza, senso, prestigio al tempo della nostra vita è rendersi conto di avere talenti, passioni, abilità e mettersi al servizio, offrire, migliorare la vita degli altri; non importa se coloro a cui si dona sono parenti, familiari, amici o sconosciuti. Il dono però inizia con accettazione, ascolto, dignità che si attribuisce ai nostri bisogni. Solo così si può accettare, ascoltare e dare dignità ai bisogni dell’altro e… DONARE.
Eh sì! Non c’è dono senza ascolto di se stessi e quindi dell’altro; donare è rispetto di se stessi, consapevolezza di come si può servire se stessi e l’altro. Il dono però non è a “caval donato…” Quando doni non ti liberi di qualcosa, quando doni offri il meglio di te, fai spazio dentro e fuori di te e offri spazio all’altro. Donare quindi vuol dire libertà… Libertà di migliorare e di migliorarsi attraverso l’altro, migliorarsi attraverso il confronto con l’altro e la qualità della relazione. Concedersi, aprirsi alla disponibilità di evolvere insieme.
Il dono non si scambia. Il dono non crea separazione e non crea legami. Il dono non è vendere né barattare. Il dono espande tempo, spazio ed emozioni nell’istante in cui avviene… Nasce e sfuma incondizionato nella fiducia. Donare è gratuito ma non è gratis perché il dono si paga sempre e solo con la GRATITUDINE.
“La Gratitudine è la cosa più vicina al cielo che possa esistere in terra.”
Alan Cohen
Facilitatore di PSYCH-K®
Relatore Percorso Conoscere per Cambiare
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